Il servizio, analizzando il testo (o una porzione) di un documento, trasforma in collegamenti ipertestuali i riferimenti normativi presenti, consentendo quindi l'immedita visualizzazione dei provvedimenti citati.
In tal modo le Amministrazioni aderenti al progetto Normeinrete possono pubblicare, in sostituzione del testo originario privo di link, un documento arricchito con le funzionalità di navigazione fra i provvedimenti normativi.
Il servizio rappresenta quindi uno strumento di notevole ausilio, in quanto diminuisce in larga misura il carico di lavoro della fase di redazione.
2. Principi di funzionamento
Il testo (completo o parziale) del provvedimento viene analizzato da un apposito programma (parser) che individua i riferimenti normativi presenti.
In corrispondenza di ogni riferimento il servizio provvede a:
calcolare il relativo nome uniforme (URN): un identificativo univoco e persistente del provvedimento, la cui caratteristica peculiare è quella di poter essere dedotto dalle sole informazioni presenti nella citazione stessa;
costruire (con il nome uniforme) un link ipertestuale al risolutore, un processo in grado di associare al nome uniforme stesso le locazioni di rete (URL) in cui il provvedimento è disponibile, e permetterne quindi la visualizzazione.
La procedura è stata concepita per soddisfare le molteplici esigenze derivanti dai diversi formati di dati, ambienti di elaborazione e situazioni di lavoro. E' pertanto in grado di adattarsi a diversi:
sorgenti di dati (tastiera, schermo, disco, rete),
formati di registrazione (txt, html, xml),
modalità di marcatura dei riferimenti (html, xml),
destinazioni del risultato (browser, disco).
3. Utilizzo
La procedura è accessibile via Web attraverso un modulo di guida all'introduzione dei parametri.
Il modulo è diviso in due aree principali, relative alle caratteristiche:
del testo da analizzare
del risultato
3.1 Caratteristiche del testo da analizzare
Del testo da sottoporre ad analisi si possono indicare: la sorgente dei dati, il formato e la Regione sottointesa. In particolare:
Sorgente dei dati: è il supporto in cui risiede il documento da analizzare. Sono previste tre possibilità altenative:
Tastiera o copia-incolla: quando, nell'apposita finestra, il testo viene digitato direttamente sulla tastiera o copiato dallo schermo (es. visualizzazione da browser, word processor, ecc.) con la funzione copia/incolla. In questo caso il formato è puro testo (txt);
Upload di un file locale: quando il documento è memorizzato sul disco del computer dell'utente. E' possibile immettere da tastiera gli identificativi del file (percorso e nome) oppure utilizzare il bottone “Sfoglia” per localizzarlo all'interno del disco. Il formato del file deve essere uno di quelli accettati: txt, html o xml;
Risorsa di rete (URL): se il documento risiede su un server remoto. In questa ipotesi il servizio preleva dal sito, tramite l'indirizzo di rete fornito, la risorsa da analizzare. Nella maggioranza dei casi il formato del documento è html.
Formato del documento: indica la modalità di marcatura utilizzata nel testo. Il parser accetta tre formati:
TXT: testo piatto, cioè senza nessuna marcatura
HTML: marcato secondo il Hyper Text Markup Language, tipico delle pagine Web
XML: marcato secondo l'eXtensible Markup Language, lo standard con cui, in prospettiva, verranno prodotti i documenti giuridici.
Regione: è la denominazione della regione sottointesa nelle eventuali citazioni di leggi regionali. Mentre nella prassi l'indicazione della Regione viene normalmente omessa nei provvedimenti emanati da istituzioni operanti sullo stesso territorio, nel nome uniforme tale informazione è obbligatoria. La procedura provvede quindi a completare correttamente la URN con il valore scelto dall'elenco predisposto.
3.2 Caratteristiche del risultato
Del risultato è possibile indicare: la destinazione, il tipo di uscita, la marcatura voluta e l'indirizzo di base per i link già presenti.
Destinazione: indica dove deve essere diretto il risultato dell'analisi. Le opzioni possibili sono:
Browser: l'uscita deve essere visualizzata direttamente sullo schermo
Disco: il risultato deve essere invece memorizzato su disco. All'arrivo della risposta, l'utente potrà indicare il percorso e il nome del file da creare.
Tipo di uscita: indica il trattamento da effettuare sui riferimenti individuati. È possibile richiedere:
Link inseriti nel documento: i riferimenti individuati sono trasformati in link ipertestuali inseriti all'interno del documento, cioè viene restituito l'intero testo nel quale sono opportunamente segnati i rinvii ai provvedimenti normativi;
Elenco dei riferimenti: per ogni riferimento individuato vengono prodotti soltanto: il contesto in cui il riferimento è presente (porzioni di testo che precedono e seguono il riferimento), il riferimento stesso (segnato in neretto) e la URN del provvedimento referenziato. Non viene restituito il testo sottoposto ad analisi;
Lista delle Urn: per ogni riferimento individuato sono fornite: la URN del provvedimento referenziato e le posizioni di inizio e fine del riferimento nel testo. Non viene restituito il testo sottoposto ad analisi. Tale formato di uscita è stato pensato, più che per l'utilità di visualizzazione, in funzione di un trattamento automatico dei dati (ad es. per una diversa marcatura).
Marcatura: specifica il tipo di marcatura con cui contrassegnare ogni riferimento individuato. Questo parametro, che ovviamente ha significato solo con l'uscita “Link inseriti nel documento”, può essere:
HTML: il riferimento viene marcato fra i tag <a href=...> e </a> caratteristici del linguaggio Html. L'indirizzo specificato nell'attributo href è quello del risolutore disponibile presso il portale NiR, seguito dalla URN del provvedimento referenziato (es. <a href=”www.nir.it/cgi-bin/N2Ln?urn:nir:stato:legge:1996;675>legge n. 675 del 1996</a>);
XML: il riferimento viene marcato fra i tag <rif xlink:href=...> e </rif> del linguaggo Xml, in conformità alla DTD per i provvedimenti normativi definita nell'ambito del progetto NiR. Il valore specificato nell'attributo xlink:href è la URN del provvedimento referenziato (es. <rif xlink:href=”urn:nir:stato:legge:1996;675>legge n. 675 del 1996</rif>).
Indirizzo base per i link già presenti: specifica l'eventuale indirizzo base da inserire nel documento in uscita, per una corretta gestione dei link già presenti. Questa opzione, significativa solo per ingresso di documenti già in formato Html e per uscita ancora con marcatura Html dei link all'interno del documento, può essere impostata a:
Non richiesto: quando tale opzione non è richiesta;
Derivato dalla URL: tale opzione, valida unicamente per sorgente di ingresso su rete, specifica che l'indirizzo base è derivato automaticamente dalla URL del documento da analizzare. Pertanto risultano coerenti tutti gli indirizzi espressi nella forma relativa, cioè senza l'indicazione di tutte le componenti dell'indirizzo (ad es. il riferimento relativo <a href=”/img/logo.gif”> con base <base href=”http://www.nir.it”> fornisce l'indirizzo assoluto, valido in qualunque ambiente, <a href=”http://www.nir.it/img/logo.gif”>);
Immesso: l'indirizzo base è immesso direttamente dall'utente nell'apposita finesta. La URL deve inserita senza digitare la parte iniziale (http://).